In questo post scoprirai alcuni principi di visual storytelling e come iniziare a pianificare una strategia. Condividerò alcuni strumenti da utilizzare per l’editing di contenuti come fotografie, grafiche e video. Infine, vedrai alcuni esempi concreti di visual storytelling efficace.
In Raccontare la propria attività: il valore dello storytelling, è stato introdotto il concetto di storytelling come driver fondamentale per poter raccontare un’attività. Per creare contenuti evocativi e facili da ricordare, si ricorre sempre più alle immagini… e non solo.

Questo tipo di narrazione prende anche il nome di visual storytelling, e coinvolge ed emoziona le persone.
“L’uomo ricorda circa il 10% di ciò che ascolta, il 20% di ciò che legge e l’80% di ciò che vede” afferma Cristiano Carriero, indicando quanto sia elevato il potere di un elemento visuale nell’attrarre e stimolare le persone.
Esistono diversi contenuti visuali, tra i quali immagini, video in diretta o pre-registrati e infografiche. Questi possono avere diversi scopi, per esempio incrementare la brand awareness, accrescere il livello di engagement e acquisire nuovi clienti.
Visual storytelling non significa soltanto scattare foto o realizzare video, bensì integrare questi elementi nel racconto che si intende creare. Alla base c’è quindi molta programmazione in base agli obiettivi stabiliti.
Ecco, alcune domande da porsi prima di iniziare.
Chi sono io?

Gli elementi visuali devono trasmettere quello che è veramente importante per un brand, senza arrivare a compromessi. È importante curare l’immagine di se stessi, ma ognuno ha il proprio stile, il proprio gusto personale che piaccia o no. Questo concetto è anche noto come brand identity.
La brand identity è costituita da tutti quegli elementi di un brand che permettono a un consumatore di distinguerlo rispetto agli altri. Inoltre, riflette “l’orientamento e gli obiettivi dell’azienda, oltre che la personalità e i valori della marca”, come afferma Glossario Marketing.
Questi elementi vanno definiti fin dal principio, e rappresentano una bussola, che consente a un’impresa di intraprendere una serie di azioni coerenti con la propria identità.
Cosa piace al mio pubblico?
Il secondo passo da seguire è chiedersi cosa piace ai propri fan. Cosa emoziona il pubblico? Cosa scatena maggiore interazione e dialogo con e tra le persone? Questi aspetti si capiscono con l’esperienza, parlando e dialogando con i propri clienti e con chi segue un’attività.
Tutto ciò consente di definire quali storie raccontare, evitando contenuti troppo autoreferenziali e incentrati esclusivamente sul prodotto. Ai propri utenti potrebbero piacere racconti e aneddoti della propria giornata, facendo trasparire il lato umano proprio dell’artigiano.
Cosa voglio comunicare?
Come afferma Jessica Fraccaroli, autrice di SEM Rush, occorre rispondere ad alcune domande, per avere chiari gli obiettivi e le azioni da intraprendere. Usare carta e penna, permette di acquisire maggiore consapevolezza e chiarezza sul piano d’azione da intraprendere.
Che cosa vuoi comunicare,
Jessica Fraccaroli
come vuoi farlo,
dove vuoi farlo,
a chi vuoi comunicare,
quando vuoi farlo.
Fare un brainstorming per trovare idee

Prima di buttarsi a capofitto su un progetto, è giusto riflettere. Il consiglio è sempre quello di SCRIVERE! Annotare idee su un quaderno, fare disegni o schizzi, segnarsi libri o articoli da leggere, parlare con amici e conoscenti: anche dal semplice dialogo possono nascere idee preziose.
Da fare subito:
- Procurarsi un quaderno e iniziare a prendere nota di progetti e idee;
- Via libera a post-it e materiali colorati per stimolare la creatività;
- Ricercare giornali o blog da cui prendere ispirazione;
- Creare delle bacheche creative su Pinterest;
- Individuare i formati che si vogliono realizzare (foto, video, infografiche) e immaginare una prima bozza di planning.
Individuare gli strumenti
Quando si è individuato cosa si vuole comunicare e a chi; quali valori si vogliono trasmettere, ecco che si possono finalmente mettere le mani in pasta!
Di seguito vedremo una panoramica di alcuni strumenti e app utili per realizzare materiale visuale da utilizzare su un sito web o per i social media.

Strumenti per creare grafiche/fotografie/video
Per realizzare fotografie oggi è possibile usare lo smartphone o una fotocamera. Oggi, grazie alla risoluzione elevata delle foto, e alla possibilità di scattare foto di qualità lo smartphone è molto più efficiente. Giocare con la luce, immaginare diverse composizione, trovare la giusta combinazione tra finzione e realtà (grazie all’uso dei filtri): sono diversi modi attraverso i quali esprimere le proprie emozioni.
App e software per creare immagini/video/animazioni professionali
- iMovie: è un applicativo gratuito presente sui sistemi iOS, semplicissimo da utilizzare e con risultati abbastanza professionali. Presenta tuttavia alcuni limiti dal punto di vista della personalizzazione.
- Clips: è una app di iPhone molto intuitiva, che permette di selezionare scene, foto e immagini, e di inserire filtri, testi, adesivi, emoji e animoji.
- Quik: è l’app gratuita di GoPro, tramite la quale si possono mixare foto e video (almeno 5). È molto facile creare racconti, avendo a disposizione diversi effetti e filtri. La possibilità di personalizzazione è piuttosto limitata.
- Spark Post: è un’app di Adobe disponibile anche su desktop. Con essa si possono creare animazioni e post per Instagram e Facebook di particolare effetto.
- Canva: è lo strumento più intuitivo e semplice da usare sia da desktop che tramite app. Consente di creare grafiche adatte a supporti diversi, dal cartaceo al digitale. Una delle ultime novità consiste nella possibilità di creare post animati e video.
- Snapseed: è un app che permette di modificare le fotografie proprio come Photoshop, ma in maniera più rapida e senza la necessità di trasferire le immagini da telefono a PC e viceversa.
- VSCO: presenta caratteristiche di modifica delle immagini simili a Snapseed, e offre la possibilità di condividere le foto sul profilo personale e di attirare così nuovi seguaci.
Esempi efficaci di visual storytelling
Per capire quale stile si vuole dare alla propria attività, può essere utile trovare degli esempi a cui ispirarsi. Attraverso lo studio e l’analisi di diverse moodboard, ogni brand emergente può trovare il suo stile e il modo personale di comunicare ciò che fa. Di seguito, condivido alcuni case study di artigiane, creative e imprenditrici che mi piacciono e che seguo volentieri, spiegando quali sono gli elementi distintivi, secondo me.
Il Tetto delle nuvole @iltettodellenuvole
Il Tetto delle nuvole crea complementi di arredo in legno artigianali, decorazioni per party e cerimonie, iniziali e scritte da appoggiare sui propri mobili. Appassionata del colore in tutte le sue forme, la fondatrice del progetto ha delineato una strategia di visual storytelling molto efficace, attirando a sé quasi 30 mila follower, e facendo delle tonalità pastello il suo marchio di fabbrica.

Perché mi ispira
- Le immagini sono molto evocative e di qualità: sembra di riuscire a toccare con mano i suoi prodotti.
- La coerenza stilistica, le composizioni, l’uso ragionato delle palette color pastello.
- Il fatto di non limitarsi a parlare esclusivamente dei prodotti, ma di raccontare anche la sua quotidianità (mostra i backstage, coinvolge i follower mettendo a disposizione le sue conoscenze, collabora con altre creative).
Tulimami @tulimami
Tulimami è un’illustratrice e creativa a tutto tondo. Vive nel suo mondo a colori e attraverso le sue creazioni trasmette vitalità, spensieratezza e leggerezza. Realizza accessori artigianali come collane e spille dipinte a mano e le sue tulibox, molto apprezzate dal suo pubblico.

Perché mi ispira
- La trovo carismatica e solare;
- Racconta di sé e fa trasparire i suoi valori, come l’attenzione alla sostenibilità.
- Per il suo essere eclettica e per la voglia di sperimentare progetti sempre nuovi. Per non parlare del suo atelier: un sogno!
QuePapel @qpapel
Roberta è un’altra illustratrice che ho scoperto grazie al Tetto delle nuvole e che adoro. QuePapel è un’azienda che realizza coordinati wedding personalizzati su misura per trasformare il sogno degli sposi in realtà.

Perché mi ispira
- La ricercatezza e l’attenzione al dettaglio di ogni progetto e contenuto;
- La voglia di raccontarsi, di dialogare con il pubblico chiedendo pareri e consigli, ricordando le date importanti, e dimostrando così il suo interesse per le persone.
- Il valore importante della famiglia. Nelle sue foto e dal suo profilo emerge un grande attaccamento alla sua famiglia, un aspetto importante da trasmettere alle generazioni di oggi.
Otra vez Collection @otravezcollection
Otra vez un brand di abbigliamento di nicchia e rispecchia un modo di essere. Anna Elardo ne è la fondatrice e, oltre a disegnare e ideare i capi, è anche modella e ambasciatrice del brand. Le sue foto fanno trasparire qualità, ricercatezza e passione per i capi che progetta.

Perché mi ispira
- Per il fil rouge che lega tutte le immagini in un racconto coerente, dimostrando una forte attenzione al dettaglio e alla coerenza stilistica. Mi piace il riferimento alla decorazione di interni: Anna mostra sempre alcune immagini del suo showroom, anch’esso in linea con la brand identity.
- Ogni post è in sé motivazionale, e ispira le donne a prendersi cura di se stesse.
- Per il richiamo a discipline quali lo yoga come fonte di benessere, al quale ha dedicato anche una collezione.
Charuca @charuca
Questo brand spagnolo offre agende e articoli di cancelleria motivazionali. Charuca è dedicato alle donne che vogliono essere imprenditrici di se stesse, o che semplicemente vogliono organizzare al meglio la loro routine, raggiungendo gli obiettivi con un pizzico di spensieratezza e tanta determinazione.

Perché mi ispira
- Per la varietà di contenuti: immagini e fotografie alternate a grafiche coordinate dal punto di vista stilistico.
- Per la coerenza stilistica e di colori rosacei: il progetto è seguito dalla formidabile artista e imprenditrice Mina Barrio.
- Il valore motivazionale di questo profilo: tante scritte e grafiche per trasformare le donne, a prescindere dal lavoro che facciano, nelle migliori imprenditrici di se stesse.
Questi sono solo alcuni esempi di strategie visual per raccontare un’attività. Ognuno ha qualcosa da dire nel mondo, la differenza sta in come farlo, riuscendo a comunicare correttamente un messaggio.
Hai già scritto il tuo piano? Quali sono gli esempi di brand che ti ispirano e quali valori ti trasmettono?